Newsletter UX [parte 2]

Nel progettare una newsletter bisogna considerare per prima cosa il contesto in cui  le e-mail sono lette: outlook e altri software per la gestione della posta in primo luogo.

Prendiamo per esempio Outlook Express e una risoluzione di 1024×768, fresco di installazione e verosimilmente simile alle impostazioni di chi nel 210 sta ancora usando outlook express (vedi anche: quelli che non hanno scoperto che possono aumentare l’area di lettura).

Lo spazio a disposizione è evidentemente diverso da quello di una pagina web. Tenendo conto che molti utenti utilizzano il programma senza massimizzare la finestra possiamo anche considerare che non ci siano standard di larghezza.

Per quella che è la mia esperienza a riguardo gli utenti sono più portati perlomeno a leggere le e-mail quando sono solo testo. Nel caso di DEM credo proprio che possano convertire i più testi ben scritti, piuttosto che immagini accattivanti.

Il motivo è semplice: spesso le immagini non sono caricate, o prevedono un intervento dell’utente per visualizzarle.

Questo brillante articolo, anche se un po’ datato (ma visto che i programmi di posta più usati sono anche i più datati…), fa un buon resoconto dello stato dell’arte su immagini e e-mail.

Riporto qua le tabelle riassuntive.

Con questo non voglio dire di non usare del tutto immagini per le DEM, ma credo che chi progetta queste campagne o i software che vengono utilizzati debbano essere consci di queste osservazioni.

Ad inviare e-mail infatti sono spesso persone a basso profilo di esperienza del web o delle caratteristiche tecniche del web. Purtroppo però per quello che ho visto nella mia esperienza lavorativa, a progettare newsletter, DEM e simili nelle agenzie sono spesso web designer junior che non hanno magari ancora un approccio analitico al proprio lavoro.

Ecco quindi per tutti, sacri e profani del web una sporca lista di linee guida da considerare quando si mandano DEM e newsletter.

  • Andate dritti al punto — Dove gli utenti leggono le mail è un posto affollato. Il tempo per decidere se una mail è degna di lettura è inferiore al secondo e dipende totalmente dall’oggetto. Quindi…
  • Assumete un copywriter (o fatevene uno amico) — Not only do you need to have permission to email people, but it helps to remind them of how they gave you permission, as specifically as you can.
  • La rilevanza prevale sempre sul permesso — Anche se non si parla di DEM, ma di newsletter, fate in modo che il contenuto sia sempre rilevante tanto da non far cercare il link per cancellarsi. Se il link per disiscriversi non è facile da trovare…
  • Fate in modo che sia facile disiscriversi — Non abbiate paura di perdere utenti, preoccupatevi dei contenuti piuttosto.
  • E’ comune che le immagini vengano bloccate — Non fate troppo affidamente sulle immagini per il contenuto, usatele per le emozioni. Se usate le immagini…
  • Inserite un’alternativa testuale alle immagini — Così le immagini bloccate continueranno a contribuire al messaggio
  • Utilizzate le tabelle! — La struttura delle tabelle è spesso necessaria per mantenere ordine cross-mailsoftware. Garantite l’accessibilità solo quando necessario (in italia solo se siete una pubblica amministrazione, in cui consiglierei solo testo per le mail).
  • Utilizzate gli stili in linea — Gmail non considera nient’altro.
  • Considerate la legge — Negli Stati Uniti è obbligatorio è la legge CAN-SPAM, considerate comunque di non star facendo niente di illegale. Cercate su google prima, per dio!
  • Test, test, test — Qualsiasi cosa decidiate di fare, considerate l’idea di testare i risultati in modo da essere confidenti con il vostro lavoro.

 

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